Songtext zu Aeroplano giallo
Una mattina di settembre
Me ne andavo in giro un poco disperato
Volevo riposare la mia testa
Tra le cosce infilare la mia faccia
Ma io non ho una donna, ho una fionda
Allora in quel momento arriva un grillo
Un grillo che mi lascia un foglietto
Davanti bocca, dietro aeroplano giallo:
"Vai lì, lì, lì, lì, c'è una prostituta
Ti sta aspettando, cosa aspetti? È lì per questo"
Quando io vedo le mie sorelle
Penso, come son belle le mie sorelle
Loro non aprono mica la porta
Al mistero, alla paura e alla scoperta
Io invece, io invece lascio entrare
Chiunque mi dia centocinquemila lire
Mi ero già fatto una scena:
"Sì, ora entro, me la sbatto e me ne vado"
Ma quando ho aperto la porta
No, non era, no, non era quel che avevo in testa
Davanti a me c'era la dolcezza
L'amore, la luce, la primavera, la freschezza
E ho detto: "Posso darti una carezza?"
Io sono come l'acqua della sorgente
Scorro via in fretta, sempre, ininterrottamente
Io sono una puttana, sono la Madonna
E grazie a te oggi ho scoperto l'essenza
L'essenza è sgretolare tutta quanta l'esistenza
Per trovare l'energia, quella che non si ferma
Quella che è vergine in ogni istante
In ogni attimo, in ogni momento
Ora però basta, voglio aprire un ristorante
E fare da mangiare solo a chi mi pare
E poi al tramonto, davanti al mare
Coi miei bambini, saltare e giocare
("Dimmi, tu vuoi venire con me?"
"Mmmmm... non lo so, forse sì")
E ora quando vedo le mie sorelle
Penso: "Poverine, le mie sorelle
Che non hanno fatto entrare la luce"
Pam!
Tricarico - Aeroplano giallo Songtext
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